Tecnologia

sicurezza del bimbo dipende dai seggiolini auto

Quando si vuole portare con sé il bebè in auto e non si intende rischiare la sua sicurezza perché si sa che con l’auto potrebbe incorrere in sbalzi e botte, è preferibile sistemare il bimbo in uno di quei pratici e comodi e soprattutto sicuri seggiolini auto. Nessun genitore vuole rischiare la salute e la sicurezza del proprio bambino quando si decide di farlo salire a bordo dell’auto, ecco perché non è solo il genitore apprensivo a preferirla, ma qualsiasi genitore preferirebbe sistemare il proprio bebè all’interno di un seggiolino auto che assicuri l’incolumità del bimbo e la sua salute quando è all’interno dell’abitacolo dell’auto.

Proteggere il bimbo in qualsiasi momento e da qualsiasi tipo di situazione che si può presentare durante il tragitto in auto è uno dei compiti dell’essere genitori e oggi per fortuna la tecnologia ha permesso un discreto progresso anche nel campo dei seggiolini auto per cui i genitori oggi hanno solo l’imbarazzo della scelta nel preferire un modello di seggiolino a un altro. Quando si deve scegliere il seggiolino per il proprio bimbo è bene sapere quali sono le marche migliori, che non è detto siano sempre i brand più noti, e questo è possibile verificarlo tramite le caratteristiche tecniche del seggiolino: dato che oggi nel settore infanzia c’è una concorrenza spietata, è bene che i genitori prestino attenzione a tutte le dotazioni dei seggiolini auto per poter procedere con la scelta più adatta al comfort e alla sicurezza del proprio bebè. Infatti, concorrenza a parte ci si renderà facilmente conto del fatto che ci sono determinate aziende che rispetto ad altre riescono sempre a soddisfare le aspettative e le esigenze di tutti i genitori anche di quelli particolarmente apprensivi.

Per poter capire se il seggiolino auto fa al proprio caso bisogna prendere in considerazione il sistema di sicurezza di cui è dotato e fare un mero confronto tra i diversi seggiolini auto bambini in base ai sistemi di sicurezza di cui sono muniti. Il seggiolino auto è prodotto in modo che in caso di potenziali collisioni con altre auto o di sbalzi più forti che si possono subire, il seggiolino non rischi di far fuoriuscire il bebè falle cinture di sicurezza ma piuttosto di tenerlo ben saldo. L’attenzione con cui si effettua la scelta è tutta dei genitori che hanno la piena responsabilità del tipo di seggiolino auto in cui sistemano il bimbo: gli esperti del campo garantiscono che è realmente possibile capire dal tipo di seggiolino se è quello adatto al proprio bimbo.

Come scegliere il seggiolino auto

Oggi i modelli sono tanti e quindi bisogna considerare i seggiolini che permettono di essere posizionati in senso contrario a quello di marcia fino a una determinata età del bebè per non rischiare sollecitazioni a collo e testa, quando si agganciano le cinture devono sempre essere ben tese e la le cintura e il bimbo lo spazio dev’essere minimo, del tipo che non deve passarci più di un dito. Inoltre, sempre preferibile che il seggiolino sia munito di sostegni laterali per attutire eventuali impatti laterali, e che lo schienale sia regolabile facilmente a seconda dell’altezza del bimbo, magari che sia dotato di poggiatesta reclinabile, utile per evitare di far sbilanciare il bebè in avanti.

scegliere la autoradio giusta

Chi viaggia molto e da solo sa quanto possa far compagnia la musica dell’autoradio: non solo usata per essere aggiornati in tempo reale sull’andamento del traffico sulle principali vie di collegamento, l’autoradio da sempre è un must per chi viaggia e in genere, ci tiene a scegliere un modello che sia ultra funzionali e dalle prestazioni eccellenti. Vediamo quindi, come scegliere l’autoradio migliore. Chi non ha mai provato il gusto di viaggiare con la compagnia della musica dell’autoradio? Questo apparecchio dai primi modelli ne ha fatta di strada e oggi è possibile installare nella propria auto una sorta di vero e proprio impianto dolby surround per potersi godere appieno le performance musicali dei propri artisti preferiti, ma anche per ha il piacere di ascoltare musica buona con una autoradio di qualità.

Oggi in commercio esistono diversi modelli di autoradio da poter sistemare nella propria auto, dipende dal tipo di auto e dal tipo di performance che si desidera dall’autoradio. L’autoradio quindi, si rivela un accessorio realmente irrinunciabile da installare in macchina perché permette di stare sempre in compagnia di una voce e tiene svegli durante viaggi dai percorsi particolarmente lunghi. Chi non riesce a rinunciare all’autoradio mentre guida la propria auto, deve avere il modello più moderno e più funzionale che consenta non solo di sintonizzarsi su qualsiasi frequenza radio per ascoltare la propria emittente preferita, ma anche di rilassarsi e non accusare la fatica di stare al volante per tante ore.

L’autoradio per molti è una vera e propria passione al punto che quando si ha un’auto propria la prima cosa di cui si vuole dotarla è una buona autoradio dato che si rivela difficile stare al volante senza ascoltare un po’ di musica. Oltre a tenere compagnia quando il tragitto da percorrere è molto lungo e quando si è da soli in auto, l’autoradio riesce a riempire il tempo che si trascorre alla guida della propria auto rendendolo piacevole. Ecco perché oggi la maggior parte delle auto sono vendute già dotate di autoradio di serie, ma se si sceglie un’auto che non ne è munita, allora tocca scegliere da soli la autoradio pioneer che sembra la migliore e si tratta di una scelta che può non essere così facile come si pensa. Nel caso quindi in cui si intenda acquistare l’autoradio nuova per la propria auto o sostituire l’autoradio vecchia, è possibile doversi scontrare con un mercato che è saturo di questi apparecchi e in cui si possono trovare modelli e tipi di autoradio prodotti sia da aziende importanti e note sia da aziende praticamente sconosciute.

Come scegliere l’autoradio

Inutile sottolineare come prima di effettuare l’acquisto, sia importante valutare le caratteristiche tecniche dell’apparecchio e la sua compatibilità con la propria macchina, altrimenti è del tutto inutile procedere alla scelta. Iniziamo col dire che l’autoradio è un dispositivo elettronico che si distingue sia per la potenza della ricezioni dei canali radio che per la presenza dell’rds e del dab, inoltre bisogna considerare anche il tipo di equalizzazione, il display, la retroilluminazione e se è dotata di antishock. A seconda delle proprie esigenze poi, si può optare per un’autoradio che possa riprodurre anche mp3 oltre a cd e dvd, e se proprio si vuole completare il servizio si potrebbe valutare l’ipotesi di dotare di uno schermo per sintonizzare gps e tv.

quando serve il deumidificatore

Quando si notano dei cambiamenti nella propria casa magari l’intonaco che viene via dalle pareti o la muffa che si fa viva in certi angoli della casa, significa che c’è un livello di umidità eccessivo e bisogna correre ai ripari, ma come? Il deumidificatore può contribuire a risolvere questi problemi, vediamo come. Pareti da cui se ne cade l’intonaco, angolini di casa in cui è evidente la presenza di muffa, mobili di legno che iniziano a marcire: questi sono i principali segnali che la casa soffre a causa di un elevato livello di umidità. In questi casi a poter dare una mano a risolvere il problema può intervenire il deumidificatore. Essenzialmente quindi, per potersi liberare dell’eccessiva umidità presente in casa è possibile scegliere tra due soluzioni ugualmente valide ovvero installare un condizionatore oppure optare per un deumidificatore.

Il condizionatore agisce sul livello di umidità tramite il processo di raffreddamento, che permette di estrarre l’umidità e di spazzarla via, ma solo operando con l’azione di raffreddamento e non con quella di riscaldamento. Al contrario il deumidificatore tradizionale non comporta alcun limite perché riesce a eliminare l’umidità in eccesso attraverso il processo di condensazione che la trasforma in acqua che si raccoglie nell’apposito contenitore. Se la propria casa presenta tutti i segnali che fanno presuppore la presenza di umidità, allora è arrivato il momento di passare all’azione e acquistare un miglior deumidificatore per risolvere il problema una volta per tutte.

Prima di procedere all’acquisto bisogna scegliere il deumidificatore più rispondente alle proprie esigenze valutando le caratteristiche tecniche di base che distinguono un modello dall’altro. Infatti, bisogna prendere in considerazione l’ampiezza volumetrica dell’ambiente che dev’essere deumidificato, la temperatura alla quale il dispositivo dovrebbe lavorare, la grandezza e il peso del deumidificatore stesso soprattutto se lo si intende usare anche in altri ambienti della casa. Inoltre bisogna contare anche il livello massimo di umidità asportabile, ovvero il numero di litri di acqua condensata nelle 24 ore, e quindi la capienza del serbatoio o eventualmente la presenza di un tubo che scarichi fuori l’acqua, la possibilità di regolare il grado di umidità, la presenza di filtri che servono a purificare l’aria e la possibilità di lavare questi filtri.

Le caratteristiche tecniche

In genere, i deumidificatori non tendono a cambiare la temperatura dell’ambiente come i condizionatori perché si limitano a regolare il tasso di umidità presente nell’aria e la loro azione si riflette inevitabilmente anche sul modo di percepire il comfort termico in casa per esempio se c’è troppa afa allora si percepirà il calore in modo maggiore, mentre se fa troppo freddo il clima secco lo renderà sopportabile.

I deumidificatori, quindi, servono per condensare l’umidità e per questo sono muniti di vano per la raccolta dell’acqua e di un sensore che avvisa quando questo vano è quasi pieno: nel caso in cui non sia stato svuotato e risulti pieno, infatti, il deumidificatore smette in automatico di funzionare segnalando che appunto, il serbatoio è pieno e va svuotato. In genere, al serbatoio per riempirsi servono fino a dodici ore di utilizzo del dispositivo.

Pc o smartphone

Vi siete mai chiesti quante volte accedete a internet e se vi accedete più spesso usando il computer o tramite il vostro smartphone? Può sembrare una domanda strana, eppure il motore di ricerca più famoso del mondo, quello per eccellenza, secondo recenti ricerche viene ormai usato più da smartphone che da computer. Vediamo un po’ quali sono le stime su questo dato e come è cambiato per questo il nuovo algoritmo di Google.

Come gli smartphone hanno cambiato le nostre abitudini

Sembra proprio che ormai a chiunque abbia uno smartphone piaccia navigare su internet di più tramite phone anziché computer. Forse a molti questo dato non stupisce data l’enorme quantità di cellulari, smartphone e iPhone che si vendono ogni mese nel mondo, eppure per Google si tratta di un elemento che può fare la differenza anche di molto. Come detto, che alle persone piaccia navigare tramite smartphone piuttosto che tablet o pc, era indubbio dato che sul mercato ormai esistono e vengono immessi smartphone di ogni tipo adatti a ogni generazione di patiti internettiani e dotati delle funzioni più svariate e più incredibili, eppure ciò che piace di più al di là delle fotografie, della lettura degli ebook, delle più diverse App, è fare ricerche su Google.

Usare il motore di ricerca per eccellenza viene prima di tutto quando si ha uno smartphone in mano, ecco perché ormai sembra proprio che il presente e il futuro parleranno ‘mobile’: dato certo infatti, è che la maggior parte di richieste di ricerca su Google arrivano dagli smartphone e superano di gran lunga le ricerche effettuate da computer.

Quando Google approfitta del mobile

Effettuare ricerche su Google è diventato più easy grazie all’introduzione degli smartphone, il cui uso ha superato quello del computer: è questo il dato che è emerso da alcune ricerche che non farebbero altro che confermare quelle che sono ormai le attuali abitudini di navigazione delle popolazione mondiale, che sono decisamente cambiate a partire dall’immissione in commercio dell’iPhone. Una rivoluzione che ancora non si sapeva avrebbe cambiato così radicalmente le abitudini quotidiane delle persone: infatti, se prima dell’avvento degli smartphone esisteva solo il pc fisso su cui poter navigare e da usare per le proprie ricerche sul noto browser, dal 2007 si è assistito a una vera e propria virata a favore degli smartphone e inutile sottolineare come l’azienda che meglio ha reagito a questi cambiamenti è stata Google.

In conseguenza dell’uso maggiore degli smartphone, anche i costi degli annunci su Google hanno assistito a un aumento del prezzo dato che ora Google riesce a raggiungere l’utente nel momento preciso in cui effettua una qualsiasi ricerca da smartphone. Alla luce di questi dati, quindi, si è visto come le abitudini di ricerca e di utilizzo degli smartphone da parte delle persone siano effettivamente cambiate e ciò si è potuto evincere sia nella popolazione statunitense, da dove è partita la rivoluzione mobile, sia in altri nove paesi nel mondo in cui sembra che Google elabori almeno 100 miliardi di richieste di ricerca ogni mese tanto che l’azienda ha pensato bene di iniziare a favorire maggiormente i risultati ottenuti tramite mobile modificando il suo famoso algoritmo, ora definito da molti come MobileGeddon.

google cambia le carte in tavola

Attraverso il nuovo algoritmo Google sembra volerla fare da padrone e le novità introdotte sembrano proprio attestare l’intenzione dell’azienda di indirizzare la rete nella direzione che gli fa più comodo: vediamo quindi, se davvero questo nuovo algoritmo di Google sia effettivamente stato creato a sua immagine e somiglianza.

Arriva MobileGeddon, il nuovo algoritmo di BigG23

È stato definito dagli addetti ai lavori MobileGeddon che forse può sembrar un nomignolo esagerato eppure questo nuovo algoritmo del motore di ricerca più usato e famoso al mondo probabilmente rappresenta il più grande cambiamento mai visto negli ultimi tre anni. Questo nuovo algoritmo è nato per essere maggiormente mobile-friendly dato che la stessa Google ha confermato che oggi le ricerche sul web vengono effettuate più tramite smartphone che computer. Tenendo in considerazione quindi i dispositivi mobile, la nuova composizione dell’algoritmo si rivela essere nient’altro che lo specchio di come l’azienda usi il proprio potere di mercato per velocizzare i cambiamenti di internet.

Il nuovo algoritmo è stato creato proprio perché Google possa cambiare la rete a sua immagine e somiglianza attraverso gli stessi risultati di ricerca che fungono così da leva per guidare tutti nella direzione in cui desidera. Quando Google ha lanciato questo nuovo algoritmo era già stato annunciato che sarebbe soprattutto stato realizzato per favorire l’usabilità da dispositivi mobili che sono così diventati un elemento di posizionamento: vediamo meglio cosa ha implicato questo cambio di algoritmo.

Cosa significa essere mobile-friendly

Poiché le ricerche da dispositivo mobile hanno di gran lunga superato quelle effettuate tramite computer a livello globale, Google ha pensato bene di offrire risultati di ricerca migliori e per farlo deve assicurarsi che le pagine web siano visibili per tutti gli utenti che effettuano le ricerche: ecco perché ora Google favorisce nel posizionamento quei siti ottimizzati per dispositivi mobili. Questo cambiamento pro-mobile, quindi, consente all’utente di sperimentare una nuova e migliore esperienza di navigazione da smarthphone, per cui i risultati delle ricerche su Google effettuate usando uno smartphone prendono ora in considerazione l’ottimizzazione per gli stessi dispositivi mobili. Questo cambiamento però, non avrà alcuna ripercussione sulle ricerche effettuate normalmente tramite computer.

In pratica ora Google riconosce automaticamente se un sito web è mobile-friendly o meno attraverso diversi elementi necessari per l’usabilità del sito mobile, come l’impostazione di una viewport esatta, o la presenza di contenuti non visibili da smartphone o ancora link troppo piccoli e vicini tra loro per essere toccati. Per aiutare i siti web a comprendere e abbracciare in toto tale cambiamento, esistono facili e veloci guide per l’ottimizzazione e lo strumento di usabilità su dispositivi mobili con cui è possibile scoprire come Google legge il sito web interessati e quindi quali sono le azioni da compiere per rendere il proprio sito web mobile-friendly.